Babbo, la vita ci ha concesso poco tempo per stare insieme:
tu che desideravi un maschio, hai avuto poche occasioni per stare con me.
Di quelle piccole cose fatte nei cinque anni trascorsi con te, ancora oggi porto il ricordo.
Un dispiacere ancora mi porto dentro, è il calcio che ti detti in una gamba,
che ti sei portato dentro la tomba.
Sei sempre nel mio cuore, anche se sono passati tantissimi anni.
Scusa se vengo raramente sulla tua tomba, ma varcare quel cancello mi da’ dei brividi che mi bloccano.
Una sola volta quel cancello non mi ha fatto quell’effetto, quando in sogno tu mi dicesti : “sei un ignorante, ancora non mi hai portato a conoscere tuo figlio.”
Il giorno dopo sono venuto da te con Matteo e mi sono sentito sollevato.
Ciao babbo, un giorno, quando Dio lo vorrà, saremo di nuovo insieme.