Mi avete illuso,
con i vostri falsi mondi,
che al dolore, la vita,
il mare avrebbe opposto.
Quanto gai apparivano,
i vostri lidi ed i vostri sorrisi,
falsi, falsi, falsi.
Accolto con la galera,
la strada, il ghetto.
Il ricordo di un padre,
di una famiglia,
di una terra,
che avete bruciato.
Figliol prodigo,
di un germe malato,
da voi ideato,
a voi ho chiesto grazia,
solo, ho ricevuto la morte.
2000 (da “Senza Timone”)
(pubblicata nel 2007 dalla Giulio Perrone Editore
su “Pensieri d’inchiostro” ?" seconda edizione)