Scivolano lente, tremolanti
le lacrime cristalline dal nostro volto
le brame sinuose dei nostri pensieri
mute come mugulii
e brillano, scintillano
lucciole nel tramonto dei nostri occhi.
Si stropicciano di sangue,
come fragili fiori
che sfuggono, fluidi tra le mani
e affluiscono alla corrente di brividi
languide, sterili cadono
sul cemento assetato
e piangi, e soffi la ruvida polvere
sperando che il tuo sogno
accartocciato non sia
né il tuo sangue essiccato.