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Satis velle (Basta volerlo)

Molto dolce e succoso
è quest'acino d'uva;
quanto ingenuo e gioioso:
il diletto che cova.

Cosa lieve ed immensa
Il profumo di pioggia;
quanto è tenera e densa:
la Grazia che alloggia.

Guarda, vola leggera
quella rondine in cielo;
cosa semplice e mera:
delle nuvole il velo.

Ascolta, è il miagolio
della nuova figliata;
è tuo, è suo, è mio:
è bellezza donata.

Oh, che morbida pelle
accarezza la mano;
e le labbra tue belle:
le bacio piano piano.



Cinque vie noi abbiamo,
e tante cose belle;
perché nulla troviamo:
oltre il disagio imbelle?

No, non viviamo invano,
se schiudiamo le celle;
Il piacere scopriamo:
Volo, vis, volui, velle.

(Non correre, va' piano:
è qui! non sulle stelle.)

29/08/2008

 

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2 commenti:

  • Ugo Mastrogiovanni il 06/09/2008 10:24
    Lasciando all’autore i segreti dei suoi moti d'amore, non posso che apprezzare la sua unità ritmica e il richiamo classicheggiante molto ben inserito.
  • viviana mann il 29/08/2008 16:56
    per me che sono sempre di corsa e con il esiderio costante di realizzarmi ora e subito è un invito alla calma che accetto volentieri! è veramente bella. la bellezza delle piccole cose come un dolce abbraccio e un sorriso il mattino quando ti svegli con la persona amat a.

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