D’ombra coperti,
distanti velati
separati ormai…
Memoria lontana il cor
m’opprimi.
Virgulti
recisi dalla vita
quale infausto fato
osò fin voi.
Tristi madri
ancor s’aggrappano
a pezzi di passata puerizia.
Teneri compagni…
Spensierate ore felici
candidi colletti
fiocchi turchini
ignari destini.
Amico…
labbra sul nero ferro
disperatamente solo,
un sol colpo nel bosco
E tu sul destriero,
serrato al trave
giovane sposa lasci.
Inutile quesito.
Lampo rigenera
foschi pensieri
ti sottrai Tempo
inarrestabile tiranno.