Sentivamo dagli scogli
il lamentarsi lontano
del convento
Quando un’aquila ghermì il ragazzo
e lo condusse in cielo
Qualcuno di noi levò le braccia in alto,
l ‘aquila scese
lasciò il ragazzo libero
Allora il gioco fu ripreso:
di nuovo qualcuno si dispose all’abbraccio
L’aquila, ingenua, offrì se stessa
scese a terra...
In molti si scatenarono :fatela fuori, ammazzatela, ammazzatela
Il piccolo cranio pelato gettato a terra
con la scure, con la scure...
Quel cranio era forse il mio?
Poi dell’aquila... non rimase
traccia alcuna