Un altro giorno insanguinato
Ancora morti
E l’odio non è placato
Vite spezzate prese a sorte
Nelle strade, nei metrò
Ridotte a membra contorte
Ed i Grandi parlano accalorati
Interviste, conferenze stampa
Ma in fondo nessuno li ha toccati
Fanno proclami e prometton processi
Ma suonano sempre più falsi
Tanto a morire, son sempre gli stessi
E negli occhi e nei volti, visti nelle strade
Si legge solo la grande paura
Di chi non comprende ciò che accade
La paura che si ripeta, che succeda a loro
Ai loro figli, alle famiglie
E del dolore si alza il coro
Sempre la solita sporca guerra
Tra chi ha poco e chi niente
Ad inzuppare di sangue la terra
E si piangono vittime, vittime innocenti
Chi siano, di quale paese, non importa
Quelli che muoiono sono sempre perdenti
Siano soldati in divisa, uomini o bambini
Coloro che li uccidono, anche non direttamente
Sono e restano sporchi assassini.