Le note del piano
accarezzano la nebbia
Immobile, oltre la finestra.
Dita sottili
con fare di seta
su gradini d’avorio arrampicate
Filari d’acciaio
in morbida melodia
vibranti.
Risuona di velluto
accanto
la bruna viola
il caldo, suo, respiro
versa tra le stanze
e accende polverose
memorie in bella mostra.
S’agita la bruma
e rimestano i vapori
Si aprono pertugi.
Si sfrangiano,
in languide parabole,
gli evanescenti drappi.
Stilla, l’aria,
di lacrime umidose;
si accendono di luce
al palpito del sole.