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LA PARABOLA DEL TUO RESPIRO

la rugiada spunta sui colli mai baciati dal sole
l’inverno non ti si addice, anche se la meditazione è la tua sfera d’influenza
brilli nell’oscurità delle lenzuola
la primavera è la primavera
tu ne sei la musa ispiratrice di nuvole e rose
brilli sudata mentre ci perdiamo in noi stessi
persi in carezze segrete, nascoste,
magici attimi in cui
ci sdraiamo confusi in immagini oniriche
i respiri s’intrecciano con l’umido sapore della pelle
l’inverno del cuore non bagna le tue rive fertili d’abbondanza
dal nettare accarezzate
nei baci si diffonde l’alito divino fino al culmine dello spasmo
l’autunno s’affaccia sfuggevole tra i tuoi gesti
le pupille s’espandono lucenti nel mare della gioia
l’estate esplode sul seno tuo, porto amico, esplode in tutta te in un calderone
d’ebbrezza mitica, un fluido invisibile che ubriaca e persiste alla memoria
il respiro si ferma affannoso, accarezza
l’anima nostra riflessa ovunque intorno a noi, e i respiri si separano, salutandosi
con uno sguardo fugace che li accompagnerà fino il prossimo
abbraccio

la primavera
è la rosa perfetta
che giace sulle tue labbra mie

 

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