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Tentazione

Rossetto sulla tua bocca
che reclama baci
è pece sulla roccia
che beve l’acqua.
I tuoi passi non flettono un filo d’erba
mentre inciampi e sbucci le ginocchia.
Il tuo verso inclemente
senza musica
finge la perenne giovinezza
di un bambino con l’aspetto del vecchio

Il mio occhio di démone
galleggia nel tuo invaso
e aspetta.
Tu chi sei?
Madida complice
da spogliare in una notte di vento
quando tutto è fermo
assicurato all’onda delle tue caviglie.
Deliziosa farsa
di teatro all’aperto, in tempo di mietitura
quando macchine e mani e morte
si mescolano sotto il sole arguto.
Sollievo d’ombra,
scempio di vita.
Vita.
A sera come un fiore
carnivoro alzi lo sguardo
il seno gonfio di accoglienza
e ti protendi.
Poi riemergi dal peccato.

 

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4 commenti:

  • tanya belletti il 23/03/2009 21:09
    bellissima
    davvero appassionante
  • Nicola Saracino il 15/09/2008 16:49
    grazie ange. Nicola
  • Anonimo il 15/09/2008 16:12
    Questi versi così ben scritti, che lasciano spazio all'immaginazione e alla libera interpretazione, sono interessanti...
    ciao Nicola
    Angelica

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