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Una stellata di corpi sottili in una stanza a orologeria
Una notte lunghissima
infinita
disegnata
da una mano fatata
in chiaroscuri
di delicate ombre
apre l'incanto
l’Interminabile
Fato
ha costellato
il nostro ancestrale cielo
di intimi dubbi
a forma di stella
Misteriosi
arcani tesori
nascosti
tra lapilli
di lenzuola
veli di piume
volteggianti
in nuvole
di fiumi
incandescenti
Freschi
bianchi
torpori
di dolcezza infinita
Vulcanica
è
la Sorgente dell’anima
nel suo esistere
in fuochi fatui
sottomarini
già spenti
e
sfuggenti
fino
alle porte erose
aperte
dal bussare
dei nostri porti
in cuore
confini di spiagge
crepuscolari
Spalancati
divieti
tabù
divelti
ci abbandoniamo
ad un frettoloso bacio
d’addio virginale
Il giorno nuovo
è
Alba splendente
Promette
Eterno Amore
Incoerenti
da sempre
i nostri corpi
ci lasciano
a malincuore
per lunghi luoghi
dove passanti tristi
hanno una solitaria via
inalberata
da frenetiche ombre
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