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Il poeta triste

Il poeta triste
è un uomo,
un uomo malato
sia in testa che in cuor;
vive viaggiando
su intrinseche linee
di illusorie speranze,
su sempre verdi sogni
di fantasiose realtà.

Il poeta triste
poeta vero non è,
è solo un bambino
che crede d'esser poeta,
ma a noi poco importa 
lasciamogli creder
d'esser chi vuole,
in fondo la sua penna
pur tanto ignorante
potrebbe dargli
per qualche secondo
per un solo istante
un mesto perché,
di vita vissuta e                                                                           
da vivere ancor.

Povero poeta triste
di nuovo s'è perso
nel labirinto immenso
del suo deserto;
vi prego, accorrete,
una sola parola
sarebbe più forte
dell'alcool che lo consola,
un solo sorriso potrebbe
colmare
almeno per poco
il suo vuoto infinito.

Povero poeta triste
che pena mi fa
se solo potessi o sapessi aiutarlo
chissà,
ma vedrete pian pian
la sua tristezza
anche la parte più forte di me
ucciderà.

 

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8 commenti:

  • Anonimo il 18/12/2013 10:59
    Spero che questo accorato richiamo del poeta abbia convinto qualcuno ad aiutarlo. Scherzi a parte, una composizione ben costruita e che lascia riflettere sul male dell'autocommiserazione.
  • Filippo Chelli il 14/02/2011 00:28
    Mi piace.
    Vorrei essere uno di quei poeti tristi.
    Vorrei poter uccidere la parte più forte di chi mi legge
    e il non sapere se questo accade,
    mi fa sperare di poterlo essere
    un giorno.
    Grazie, Luca..
  • Anonimo il 27/11/2010 15:16
    Nell'ultima strofa emerge la volontà di lasciarsi coinvolgere dalla mestizia per poi concedere la speranza che maggiori aspirazioni determinino il cambiamento.
    Credo che prevalga la condizione di tristezza che è la musa ispiratrice del poeta; si ha più materiale per analizzare i mali interiori.
    Un apprezzamento.
  • Anonimo il 14/02/2010 15:35
    una bella poesia con toni mesti che emergono con maestria e mai banalmente perchè ci fanno riflettere su come la poesia, ancora una volta, sfugga sempre ad ogni tentativo di inquadramento razionale; la seconda parte, quella che inizia con " il poeta triste poeta vero non è ..." è meravigliosa!!!
  • Samuele Scagliarini il 15/01/2010 16:49
    Il poeta triste è un luogo comune. Spesso si usa la parola "triste" al posto di "insoddisfatto" o "in continua ricerca"... tu cosa intendi?
    Posso essere d'accordo sul fatto che un poeta che osservi il mondo attraverso una visione pessimistica soltanto sia limitato, non sia un grande osservatore, ma sia comunque capace di creare meraviglie.
    Un bambino ignorante che crede di aver vissuto? Se intendo bene le tue parole, penso che i veri illusi siano ben altri poeti che quelli "tristi".
    Mi interessa questa tua!
    ... con rispetto!
  • Anonimo il 07/08/2009 13:47
    Il poeta e' triste di natura... di definizione.
    La gioia la si esprime, la tristezza deve essere "espulsa" dall'anima.
    Poeta come bambino, poeta non poeta, nell'umana ricerca di "gloria".
    Finch'e' non spuntera' un sorriso
  • Dolce Sorriso il 30/09/2008 14:30
    profonda poesia,
    fa pensare e riflettere
    bravo
  • Riccardo Brumana il 29/09/2008 22:08
    poesia che mi fa riflettere, i più grandi poeti "con qualche eccezione" riconosciuti dalla critica erano tristi e depressi.
    personalmente sono per la poesia multicolore, come è il nostro carattere...
    ma se poi c'è chi è sempre e solo depresso...
    non si può che provar tristezza per lui-lei.

    sperando che almeno nella gratifica da poeta riesca a risollevare lo spirito.
    bravo, una voce fuori dal coro, mi piace.

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