Salpando
come fa il marinaio
sull’obliqua chiglia
di un catamarano
profetizzo
il domani
disteso nell’incandescenza
di un mio atomo
qualunque.
Sogno Peer Gynt.
Nottetempo.
Ascolto
la Suite di Grieg,
Spirit of Norway.
Rimarrebbe
l’incanto delle stagioni
se non fosse
per l’incenso
che incendia
le censure del
censito vivere quotidiano.
Intanto le ripeto meco:
-“Estate Autunno
Inverno Primavera”.
Or aspetto
il vento nuovo…
Poco importa
se il sapor dell’innocenza
svanirà per sempre!