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Vengo nel tuo regno.

Seduto su una sedia che scricchiola dal tempo
io ti penso o mia bella
con profondo sentimento
dai capelli tuoi dorati
in luce risplendente
nascon pensieri in questa mia mente
che viaggia lontana agli occhi tuoi di mare
via lontana senza più tornare
io persi la ragione quando tu partisti
ricordando oncor oggi
i tuoi ultimi istanti tristi
ove sdraiata su di un letto con lacrime e dolore
lasciasti questa vita
spezzando il nostro amore
ti scrivo da una stanza che gela nel mio cuore
dedicandoti ste righe che ho scritto con passione
sapessi o mia bella l'agghiacciante eredità
la figlia che lasciasti quanto male fa
saresti solo un sasso
gridava con rancore
accompagnandomi in gran stile nelle mani di un dottore
io piango dal dolore
poichè rammento un vecchio amore
non credo sia pazzia quanto dissi a quel dottore
ma nulla venne fatto ed ora sono qua
chiuso in questa stanza
pensando all'aldilà
o mia bella che canti col vento
ritroverò i tuoi occhi senza pentimento
perchè in piedi sulla sedia
che ormai scricchiola dal tempo
mi lego a un grosso chiodo
e vengo nel tuo regno.


(dedicato ad un anonimo suicida spagnolo)

 

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