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Presa di coscienza

Mi duole
la sua carne

 

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21 commenti:

  • Biagio Tampanella il 07/05/2015 19:05
    Questa poesia ermetica è come una freccia. All'inizio rimani perplesso, poi il testo, associato al titolo dell'opera, rivela la sua natura profonda e ti entra dentro. Mi duole la sua carne: è una presa di coscienza dell'autore, un dolore riferito ad una carne altrui, un dolore che può essere passione per un desiderio non ottenuto. Mi duole la sua carne può essere l'amore per una persona che non corrisponde, e allora anche la sua semplice esistenza, la sua carne, duole. Le interpretazioni di questa mirabile opera (la cui semplicità è la sua forza) sono mutevoli, addirittura contrastanti fra di loro, ma è proprio qui l'arte: questa poesia è una spirale che ti prende e ti induce alla riflessione. Complimenti all'autore!
  • Sandra Checcarelli il 27/10/2011 16:06
    breve ma intensa. Brava!
  • Anonimo il 03/05/2009 00:11
    bella
  • Anonimo il 25/03/2009 10:59
    Per Solo:
    Ho guardato dentro questa poesia e mi sono illuminata d’immenso. “Mi duole la sua carne” fa grande poesia. Si!!!
  • Patrizia Cremona il 22/10/2008 15:11
    Superi te stesso questa poesia vive in una visione artistica
    "presa di coscienza"
    espressione da brividi
    completa di mille pagine
    una voce, un libro aperto
    un sogno...
    tanta verita'
  • Nicola Saracino il 11/10/2008 23:51
    Sarà un piacere... grazie. Nicola
  • annarosa abagnale il 11/10/2008 13:40
    PRESA DI COSCIENZA:è il titolo di una tela, un'opera d'arte, se avrò la possibilità mi piacerebbe fartela ammirare.
    Potrebbe esserci un legame simbolico.
    Grazie
  • david mazza il 11/10/2008 04:16
    ?
  • Nicola Saracino il 10/10/2008 22:48
    Chi ride aveva già riso, e chi capisce aveva già capito, caro commentatore.
  • Solo Commenti il 10/10/2008 08:57
    Che io conosca, l'ultima "folgorazione" che non si presta ad ambiguità e quindi fa grande poesia. è "M'illumino d'immenso". Frasi come "Mi duole la sua carne" possono avere potenza in un contesto di componimento più ampio, non da sole. Troppa è l'ambiguità: si potrebbe anche pensare, ad esempio, ad uno sdoppiamento nel corpo, per il quale "sua" è la carne dell'organo sessuale: "mi duole la sua carne...". Qui ridono tutti, caro autore, e si perde il vero significato: l'amore, che ti fa sentire come tua la carne di un altro per quanto intensamente lo ami. Per farti sentire il suo dolore.
  • Anonimo il 08/10/2008 22:23
    Presa di coscienza...
    riuscire a vedere quanto male può averti fatto, una persona che hai amato e che continui ad amare...
    Certo che duole quella carne e non solo la sua...
    ciao Nicola
    Angelica
  • david mazza il 08/10/2008 18:19
    bellissima, a volte con poco si dice tanto...
  • Nicola Saracino il 08/10/2008 16:40
    Grazie Sara. In realtà è carne di donna-macellaio...
  • sara rota il 08/10/2008 13:43
    Un vero peccato... spero non sia carne di donna, ma sempre carne acquistata da un macellaio che incondizionatamente ti ha procurato il mal di denti perchè troppo dura.
  • Nicola Saracino il 07/10/2008 20:10
    Eh caro Sandro... non è mica un gioco di causa-effetto! Nicola
    P. S.: hai mai amato davvero?
  • Giuseppe ABBAMONTE il 07/10/2008 18:20
    Sintesi estrema ed efficace della sofferenza.
    Mi resta il dubbio, che i tuoi commenti non chiariscono, di quale sia o sia stato il legame con la persona della cui carne ti duoli.
    Inoltre, per sdrammatizzare un po', lascia che io ricordi a tutti la massima dettata dal buon senso: "La carne è debole".
    Non facciamola dolere troppo...
    Alla prossima
  • zoe marcelli il 07/10/2008 17:37
    a me piace e basta
  • Nicola Saracino il 07/10/2008 16:44
    Vincenzo H, io non volevo rendere l'idea della perdita della carne, ma del dolore nella carne di un altro... O Vincenzo C, tu sì che sai scrivere, e soprattutto sai leggere... in questo lago di Annali di Fabio Volusio
  • Nicola Saracino il 07/10/2008 16:32
    Precisazione per Fabio: respingo garbatamente le condoglianze.
  • Fabio Mancini il 07/10/2008 13:44
    Mi duole per te... Fabio.
  • Vincenzo Capitanucci il 07/10/2008 08:37
    Oh... quanto mi duole... Nicola... come se fosse la mia...

    Stupenda espansione... di coscienza... da dove nasce un nuovo modo di vivere..

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