Aperto
il tuo balcone
ai tuoi vent’anni
sempre.
Il tuo respiro
alitava primavera,
deviava il vento
e la nera tempesta
piegava in azzurro.
I tuoi vent’anni
incollavano sguardi
succulenti,
il seno spogliavano.
Specchiavano i denti di perla
il cielo stellato,
rubavano eventi di luce.
Oro acceso i tuoi occhi,
il tuo insieme nervoso
lava cocente.
Senza tempo
catturo ormai il tuo silenzio,
con gravoso respiro
rimiro il tuo balcone e chiudo;
è tutto finito;
continua a dormire.
(2005)