username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

18 marzo 1314

Guardava verso il cielo "È quasi sera".
Il rogo era già pronto sulla Senna.
"Portate i prigionieri", disse il Bello,
"Sia questa l'ultima lor primavera.
E muoian senza tocco di campana.
E muoian senza spada, nè mantello.
Che il fuoco cancelli la lor mancanza,
le loro ceneri le spazzi il vento".
La guardia con la mano al re accenna,
le fiamme han raggiunto il firmamento.
Uccide ancora religion cristiana,
tacciando d'eresia quel che diffida
il seggio pontificio ed i suoi papi.
Jacques De Molay, guardiano delle api
dei Merovingi, linfa del Signore,
bruciando vivo gran maledizione
mandò al re e al Papa e all'alleanza.
E come il risultato di una sfida
Clemente quinto poco dopo muore,
Filippo il Bello lo raggiunse presto.
Con lui morì la sua sporca ambizione,
con lui morì il suo infame gesto.

 

0
4 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

4 commenti:

  • Simona Flamenca il 22/08/2012 01:08
    Grazie mille Guido
  • Anonimo il 24/05/2009 18:39
    scritta molto bene... una metrica semplicemente da pazzi... complimenti 5/5
  • Simona Flamenca il 13/10/2008 16:10
    Endecasillabi con rima libera
    una pazzia!
  • luisa berardi il 11/10/2008 20:36
    non amo questo genere, ma devo dire che è stata scritta molto bene

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0