Restano appese
Alla maniglia,
Cromata barriera,
Mani irresponsabili,
In disaccordo,
Falangi magiche
D'un cuore,
Legnosa materia,
Fibrosa eccentrica pietra angolare...
... L'equidistante regno...
... L'equidistante abisso...
Le sostanziose
Chine impressioni,
Sordide pennellate distratte,
Negli accorgimenti precari,
Nelle sorgenti ipofisiche,
Approdano fugacemente
Tra le mie palpebre
Innocenti
E ne precipitano in cristalli taglienti
Sul mio petto indifeso...
Premurosi intagli di cielo
Carezzano ancora
La mia pelle
Aliena...
Con lo spirito fiducioso
D'una passeggiata sulla sabbia,
I piedi scompaiono
E riappaiono,
Come spettri giocosi
Dall'illuminante
Senso dell'umorismo,
Le tracce affondano
E poi
D'acqua si colmano
E poi
D'acqua muoiono
Poi
Nell'acqua scompaiono...