Ero delta di fiume e foce di mare
il corpo fasciato in un vestito di seta
e c'era un amore vestito di foglie
che rimarcava le labbra
e bruciava l'attesa.
Con un filo di fiato
arricciava i capelli
si aggrappava ai miei fianchi
nell'incedere lento di notti d'inverno.
E sfamava e rideva
capelli di grano
occhi di sera
una voce affamata che vestiva la vita.
Eppoi un vento sottile tra gli aghi di pino
un vicolo cieco
un nodo nel cuore
e tutto diventava sgualcito
come un veliero chiuso in una bottiglia di vetro.