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Altri tempi

Trovavo bello il piccolo e l’angusto
le capanne di canne, i contadini,
i cesti, l’asinello, i loro canti!
Il cercine in testa alle fanciulle
e quella brocca d’acqua
ch’esibivano fiere e affascinanti.
Le case di legno e poca pietra,
i quattro muri elevati a chiesa
col campanile nei pressi del fienile.
Case basse, qualche finestrino,
con scuri chiusi ed i vetri a specchio
col sole d’oro e l’occhio della luna.
Viuzze strette prive di selciato,
salite e discese, niente livellato.
Intrecciato il borgo cittadino
a vicoli e spiazzi adibiti ad aia.
E risuonar d’incudine e martello
l’odor di forgia, di fumo del camino.
Dominava la notte rischiarata a stelle.
Or mi volteggia a girotondo
il segno svanito di quel mondo;
dall’ordine mi stacco a malincuore,
m'inchino e rientro nel progresso,
anche sapendo che si muore
già varcandone l’ingresso.

 

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0 recensioni:

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28 commenti:

  • DOMENICO FRUSTAGLI il 20/12/2011 18:58
    Bellissima... sembrano i fotogrammi di un film di altri tempi.
  • Alcibba il 07/12/2008 14:26
    non è una poesia... è un dipinto!
    Le parole come pennelli su una tela di ricordi colorata di emozioni!
  • Marcello De Tullio il 18/11/2008 09:54
    molto bella, mi ricorda la mia infanzia e il paesino do ve sono nato, e che oggi con il progresso non si trovano più.
  • Rik Forsenna il 17/11/2008 21:23
    mi piace... nella sua semplicità lascia in buon sapore...
  • Paola Reda il 07/11/2008 22:10
    Nella mia mente ho visto un Presepe, non quello moderno prefabbricato di oggi, ma quello di un tempo, di quand'ero bambina. Allora c'era la maniaca ricercatezza di ricreare un borgo antico, povero ma fiero: uno specchio della vita reale di allora. Le case avevano occhi per ricercare il sole e la luna, il fabbro sudava sulla forgia, le donne andavano alla fonte, le strade erano sconnesse come i giorni a cui sopravvivere. Il borgo era la vita ed l'aia era il luogo in cui condividere una vita difficile ma pulita nel cuore e nei sentimenti. Tutto aveva un senso, anche l'ignoranza, perchè veniva da "dentro", tutto era lo specchio dell'educazione a certi valori.
    Poi arriva il girotondo dell'oggi, come Chaplin in Tempi Moderni.
    È vero, si sopravvive sapendo di morire, ma si va avanti... si continua...
    ma fiera rimane nel cuore quell'antica sensazione che noi fortunati serbiamo ancora: cosa ricorderà chi non ha vissuto questi nostri "Altri Tempi?"
  • Riccardo Brumana il 05/11/2008 22:23
    il progresso... ci aiuta a viver meglio, ma quante splendide e semplici cose ci ha fatto perdere...
    dalle risate "e silenzi" seduti intorno al caminetto, alle giornate passate nei boschi... certo si possono fare anche oggi... ma presi come siamo...
    meglio che mi fermo va, altrimenti va a finire che seppellisco questo PC in giardino!
    ciao Ugo, bella la poesia.
  • TIZIANA GAY il 04/11/2008 11:56
    sembrea di camminare nelle strade strette :bravo grazie del tuo commento!
  • Sonia Di Mattei il 03/11/2008 13:33
    un affresco nitido e particolareggiato, di un passato sempre vivo nel cuore, nella mente.
    Complimenti
  • sara rota il 03/11/2008 07:41
    A me sarebbe piaciuto poter vivere anche un solo giorno nel passato, magari nel '700... chi lo sa come sarebbe stato. Bella poesia, complimenti.
  • Anna Cervone il 02/11/2008 21:30
    Splendidi versi rievocano tutta la bellezza e la poesia di un mondo passato. Apprezzata l' eleganza e la descrizione pittorica delle memorie.
  • luigi demuro il 02/11/2008 10:30
    M'inchino davanti a questa opera d'arte! Luigi
  • Wester Auxano il 01/11/2008 12:08
    Caro Giovanni, possiedi una rara capacità di utilizzare uno stile classico, che, a mio avviso, non tramonta mai, nonostante la frammentazione contemporanea in stili nuovi, nell'ultilizzo di una rima sciolta o nell'impiego su carta di pensieri a briglie sciolte. Non ho parole adatte, per rendere ragione di ciò che hai saputo evocare in me... Un abbraccio forte da chi ti stima con tanto affetto...
  • Aedo il 31/10/2008 17:01
    La tua poesia è un "affresco" delizioso, che dipinge la realtà di un tempo perduto e agognato. Bravissimo!
    Ignazio
  • bernardo gentile il 31/10/2008 16:35
    "il segno svanito di quel mondo"... hai detto tutto.
    bravo
  • Adamo Musella il 28/10/2008 01:10
    Trovai una foto, era di mio nonno preso dal lavoro dei campi... le braccia forti e fiere a combattere per poche lire... mia nonna me lo ricordava giovane e spensierato, io non l'ho conosciuto ma le immagini e i racconti me lo fanno rivivere in altri tempi... lontani ma così vicini ai miei. Caro Ugo vedi questo è quello che desidero trovare in una poesia bravo. ciao
  • Maria Gioia Benacquista il 25/10/2008 22:19
    Bei ricordi d'altri tempi impressi nella memoria e che riacquistano vita in questa bella poesia.
    Descrizioni dettagliate del borgo e della gente.
    Un po' di rimpianto ma il progresso ormai ci ha inghiottito tutti.
    Complimenti.
    Un saluto,
    Maria G.
  • Anonimo il 25/10/2008 21:26
    Hai dipinto un quadro del miglior Segantini o Fattori.
    Essendoti quasi coetaneo, mi sono trovato immerso in quel mondo.
    Rileggendolo... con l'occhio della luna nei vetri a specchio... emerge la perfezione dell'opera.
    Grazie Ugo
  • luisa berardi il 25/10/2008 21:25
    mi riporta alla mia infanzia... non sono passati molti anni ma mi sembrano così lontani quei tempi... bravo.
  • sabrina balbinetti il 25/10/2008 21:17
    nostalgia del passato dove ogni cosa aveva il suo profumo e ci destava i sensi!
    stupenda!
  • Rosy il 25/10/2008 20:33
    poesia nostalgica ma bella e dolce!
    un saluto
  • Fabio Mancini il 25/10/2008 20:19
    Un bellissimo affresco. Un passato felice, difficile da archiviare, come invece è stato fatto dal modernismo. Un saluto, Fabio.
  • Cinzia Gargiulo il 25/10/2008 19:56
    Hai dipinto un quadro meraviglioso Ugo.
    Bravissimo, come sempre.
    Un :bacio:
  • Maria Lupo il 25/10/2008 19:19
    Nostalgia senza retorica, versificazione raffinata con bellissime immagini
  • Anonimo il 25/10/2008 19:07
    Ugo,
    nostalgia, voglia di rientrare nella quiete nel nostro vivere...
    hai proprio ragione, abbiamo varcato quell'ingresso, ora si ha difficoltà a tornare indietro...
    intanto senza rendercene conto, soffriamo per tutto questo progresso.
    Poesia vera i tuoi pensieri nostalgici
    ciao Ugo
    Angelica
  • Anonimo il 25/10/2008 18:12
    nostalgia di pennello, tu sei la nostra memoria
  • Kiara Luna il 25/10/2008 16:56
    Non ho parole per uno stile che adoro e per l'autore che considero un "maestro".
  • giuliano paolini il 25/10/2008 16:33
    puoi portare nelle pagine nuove il garbo e la sapienza di passate abilita' sempre pero' con lo stupore che la vita sa comunicarci ogni nuovo giorno bravo ugo come sempre
    non abbandonarti troppo ai seppur bei ricordi che il presente reclama le pennellate abili di mani dolci come le tue
  • Engjëll Koliqi il 25/10/2008 16:07
    Fortissima!!!
    Mi hai emozionato!
    Credimi, erano migliori quei tempi!

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