Quando volevo sparire
dal tavolo delle suore
(solo un sorriso da offrire...)
mi chiesero per finire
se fossi lì per lavoro
ed io per avere da dire
risposi "scrittore".
Scrivo in tempi di magra
- distillo un avaro
succo di valva secca al sole -
scrivo per la leggiadra
voglia di creare
l'oggetto raro.
E subito il vecchio immoto
della mensa-focolare
dal suo glauco sbarrato
occhio tuffa nel mio piatto vuoto
storie a singhiozzo di quel che è stato.