In questo tempo
che è il nostro,
oltre i cancelli
di questi viali alberati
da silenziosi cipressi
in marmi di granito
e logore pietre tombali,
mi immergo
a passi lenti
in solitudine di preghiera
tra ricordi a me estranei
di vecchie foto
che mostrano esistenze
custodite
in pianti
lunghi un secolo.
Solo quando
i miei occhi,
madre,
vedranno i tuoi,
nel buio cupo
della mia anima,
il mio sarà
un pianto
lungo una Vita,
ed oltre.