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Il riscaldamento (ovvero “La casa di nuovo calda”)

Quel benefico tepore
che tu senti sulla pelle
allontana il rafffreddore
rende l’ore assai più belle.

Quando c’è non ci fai caso
ma se manca son dolori.
Chè non cola solo il naso
ma ti colano anche i pori.

Perchè ormai del freddo vero
qui s’avvertono i rigori.
Siamo quasi sotto zero
tanto in casa quanto fuori.

Tutt’a un tratto, grazie al cielo
hanno acceso i radiatori
che combattono il gran gelo
e allontanano i tremori.

La mia vita han trasformato
solo gioia, non più tormento,
la letizia ho ritrovato
grazie al mio riscaldamento.

Il mio grazie assai sincero
a chi accende il bruciatore
consentendo all’oro nero
di scaldare a tutte l’ore.

E ringrazio ancor di più
i signori del petrolio
ch’han voluto tener giù
oggi il prezzo del gasolio.

E l’affitto ora contento
vo’ a versare al proprietario:
è finito il mio lamento,
è finito il mio calvario!

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 25/05/2012 10:54
    ... scritta benissimo
    con ritmo incalzante
    e immagini convincenti,
    complimenti.

3 commenti:

  • Nicola Saracino il 11/01/2009 09:29
    Preghiera di domenica mattina. La tua profezia "riscalda a tutte l'ore" si è funestamente avverata. Mai invocazione del C. ondominio fu più inappropriata. Ti prego Giuseppe, solo un'altra poesia mi può consolare! Così sia.
  • Giuseppe ABBAMONTE il 05/11/2008 19:51
    Grazie del valido commento.
    Il calore certamente scioglierà l'ispirazione fino ad oggi imprigionata nel gelo che mi circondava. E spero che la mia produzione ne risenta positivamente.
    L'ultima strofa riempirà certo di piacere e tranquillità il mio venale proprietario che forse era teso per il possibile mancato pagamento dell'affitto in segno di ritorsione.
    Sono contento che tu abbia potuto godere del senso di pace che l'assicurazione del pagamento avrà senz'altro infuso nel proprietario. Cui comunque, malgrado tutto, non posso che essere grato e riconoscente.
    Infine, conto sempre sull'affetto e sulla solidarietà del C. (ovviamente, alludo al Condominio).
    A presto. Giuseppe
  • Nicola Saracino il 05/11/2008 10:34
    Non so perché, ma la fluida musicalità dell'ultima strofa mi ha infuso un senso di pacata tranquillità, come se l'uscita dal tuo calvario avesse un valore universale...
    Dal punto di vista del contenuto, forse c'è un'imprecisione (o licenza poetica): sei sicuro che riscalda "a tutte l'ore?" sarebbe uno spreco...
    Comunque, questa inaspettata folata di calore ti si foriera di fresca ispirazione e spumeggiante ognora.
    Bravissimo dunque, e che il C. sia conte! (parlo del Condominio)
    Nicola

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