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Siculi Fluenti

Gorgheggia il Simeto
sotto la mole etnea,
e sopra, ‘l freddo Alcantara
accarezza Randazzo.
Il Platani guarda bieco Girgenti,
mentre a Riesi tu senti:
la pietra nissena mescere ‘l Salso.
Ancora vibra a Poggioreale Belice,
e sale dal Dirillo:
la schiera Iblea a Vizzini.
E nella capitale,
lento e torbido: ‘l mesto Oreto
scende al sale.

 

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3 commenti:

  • emilio tasca il 14/11/2008 22:46
    In quattro strofe c'è tutta la nostra amata Sicilia. Certo, manca il mio
    Ippari, ma di esso cantava Pindaro 30 secoli fa. Comunque mi è piaciuta.

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