Con la mano sul ventre
mi avvio verso casa.
Vuota
dilaniata
impazzita.
Righe di pioggia si confondono
con lacrime di ghiaccio
e solcano
le rughe dettate dal dolore.
Per te avevo in serbo
tutto quello
che ho costruito
in questo mio giardino
adesso senza
fiori nè colori.
Adesso è solo una città
piena di mine
pronta ad esplodere
bombe di dolore.
Solo il vento
riesco ad ascoltare...
Mi stordisce
mi surgela il cuore.
Con la mano sul ventre
mi avvio verso casa.
Piccolo mio
sarei stata la tua mamma.