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Il pianto di Desirée

Al mio capezzale, diafana,
vestita di raso e di velo
con gli occhi colore del cielo,
mi guardi,
mi dici qualcosa: "No, non lasciarmi!
E che sarà di noi,
se te ne vai?
Ci butteranno dentro al
cassonetto..."
Ed io rispondo, ma con grande fatica:
"Cercherò di guarire, ma,
se non dovessi...
Nessuno oltraggi il tuo
e il mio dolore. Non osi alcuno,
far del male a Voi, bambole-bimbe.
Nessuno oltraggi il frutto
di un desiderio,
sì grande, quanto antico,
vivente in ogni donna.
Cercherò di guarire,
ma, se non dovessi, Desirée,
prima figliola,
affido a te le sorelline tue:
esse son là: ci stan venendo incontro...
Abbi cura di loro: Azzurra,
Mariasole e l'ultima, Pinuccia
che i piedini ha ignudi,
ché in tempo non ho fatto
a comprar dei calzini.

Ci ritroveremo in un mondo migliore,
là dove voi, bambole-bambine,
conoscerete personcine affini,
dal cuore puro,
e vale a dire: bimbi, agnellini,
gattini, cagnolini, scoiattoli,
leprotti, gazzelle...

E scorrazzerete per i prati
felici di vivere,
perché l'INNOCENZA,
non si uccide."

 

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5 commenti:

  • Anonimo il 06/04/2009 11:26
    Sentita, toccante. Giunge al cuore con delicatezza.
    Complimenti.
  • tanya belletti il 02/04/2009 18:40
    molto bella
  • rainalda torresini il 30/03/2009 18:44
    sottile l'allusione alle bambole bambine...
  • Anonimo il 17/03/2009 00:49
    bella
  • Dolce Sorriso il 24/11/2008 23:20
    Giusi è stupenda,
    straziante poesia che prende il cuore
    un abbraccio

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