Una cosa di certo assai frequente
(ch’anche tu hai avuto modo di sentire)
è che nell’immaginario della gente
essere conta meno che apparire.
E la cultura della vanagloria
porta a privilegiare l’apparenza.
Restare impresso nell’altrui memoria,
di ciò ti fa sentire l’esigenza.
Ma ciò succede a chi del suo valore
ha una ben scarsa considerazione:
la cura dell’aspetto suo esteriore
diviene l’unica preoccupazione.
E tu, per non cadere in quest’errore
nella tua vita devi prestar cura
ed attenzione, invero assai maggiore,
non all’aspetto, ma alla tua cultura.
È il tuo talento che va coltivato,
non il tuo aspetto, né la tua presenza.
È l’essere che deve esser curato
In tutto il corso della tua esistenza.
E il sommo augurio ch’io ti posso fare
(e a ciò il tuo impegno non sia mai abbastanza)
è ch’in te chiunque possa riscontrare
che nulla appaia, che tutto sia sostanza!