Mi sveglio
Legata per i polsi, non respiro...
Forse mi prenderà la strega
O l’angelo benedetto salverà
La mia tormentata esistenza.
L’aria mi lancia soffi
Come punture d’api,
Poi si trasforma
Nella calma del limbo,
Quella della presenza
Nell'assenza...
La punta
D’acciaio lucente
È attenta ad ogni mio movimento,
Mi attira a sé per darmi strana pace,
Mi sorride e sto per cedere...
Ma la vellutata carezza
Seduce le mie labbra e i miei fianchi,
Entra nei miei brividi caldi
Confondendomi con la sua sete,
Imprigiona il mio sguardo
Col sussulto del terremoto,
Alita tra i miei capelli
Il suo calore e il suo profumo...
Sento nel petto
Il dolore del sale
Che dal cuore risale ai miei occhi
E la strega atterrita dalle mie ciglia bagnate
Depone la lama
E si nasconde in qualche angolo scuro
Allontanandosi...
L’angelo si fa avanti
Prendendo il mio viso tra le sue mani,
Sussurra l’incendio senza suono
Al mio orecchio,
Toglie i legacci ai miei polsi,
Mi prende in braccio,
Adagia il mio corpo su un letto di foglie,
Accarezza la mia anima infreddolita
E mi bacia d’un bacio lento
Dal sapore d’ambrosia
.. Poi la pioggia,
Il polline
E perdo i sensi...
Nel sogno…. Nel sogno...