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prima di lunedi', e durante

perdo plettri fosforescenti
sono come i pesci di un fottuto acquario
in silenzio, in piedi, aspetto il mio turno
aspetto aspetto aspetto
mi sono stancato di aspettare
corre tutto sempre più veloce
"voltati, devi far cosi'"
guardare imparare accettare
accecare
la vita, la tua, la nostra, la loro
la vostra, detto da loro
silenzio, passione
pensi troppo, lavori poco
caffe' veloce, tanto fa sempre freddo
numeri sul conta tubi
tubi e solo tubi
di ogni grandezza, di ogni peso
ma sempre grigi, squallidi come sempre
sempre li, chiuso nel tuo spazio
luce anche quando fuori non ce'
"mi sono rotto il cazzo"
allora fai finta di niente
"domani mattina vieni?"
strabuzzo gli occhi come un cartone animato
"bene allora non venire lunedi!"
mi sveglio ed è gia' passato mezzogiorno

 

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1 commenti:

  • giuliano paolini il 30/11/2008 09:53
    rabbia e disprezzo purtroppo ritornano spesso al mittente e' il solo modo che la vita ha di farci comprendere dove e come sbagliamo, ogni gesto compiuto consapevolmente racchiude gia' la sua ricompensa mentre il fare che si trascina ci lascia un saporaccio orribile e le ossa intirizzite e stanche

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