L’ amore sfugge a ogni logica
si nasconde nelle pieghe
del tempo e dell’essere
oscura il volto della verità
dietro le vesti della morte sorella
stanca ella si trascina per strada
portando seco dolori e contraddizioni
strani personaggi partoriti
dal comune delirio
Ia notte chiude gli occhi al giorno
seminando per il cielo lucenti stelle
La conoscenza sfugge a ogni logica
timida appare dietro le tende ricamate
l’ombra d’una giovinezza passata
l’ore non hanno nome
il divenire rivela la realtà intuita
L’esperienza sfugge a ogni logica
Lungo l’africo l’eco del suono dei tamburi
la primitiva danza fa germogliare
dell’albero di loto l’ebbrezza
fa tremare l’ossa dell’ossesso
sull’acque del mare dell’oblio
nella nebbia dispersi
son di nuovo gli argonauti
ai confine dell’ immaginario
simmetriche congiunture
ideali movimenti parasimpatici
l’intuizione sfugge a ogni logica
Chimere aritmie vocaboli strani
privi d’identità etiche buttati
in angoli bui ove l’archivista
cataloga documenti vari
per i posteri avvenire.
La bellezza sfugge a ogni logica
in questa canzone senza bellezza.