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Goccia di sangue blu

Goccia di sangue blu
soffio di cielo
stella che cade.

Speranza d'una vita perduta,
la tua caduta non ha peso.

Chiudi gli occhi e sciogliti dolce
nell'azzurro fiacco mare dei miei pensieri

l'iride turchina dell'anima

Prima che il silenzio scolpisca la tua forma
E il vuoto colmi le mie parole
le bianche virgole, nuvole vergognose
che fuggono dal sole,
luce nel brivido celeste.

 

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8 commenti:

  • Adriano Di Carlo il 13/06/2006 12:05
    li ho levati nel caso disturbasse i soggetti. grazie a te per i complimenti. cryback
  • Adriano Di Carlo il 12/06/2006 17:33
    ho aggiunto alcuni commenti d'apprezzamento di un altro sito. sono arrivato quarto, a ridosso del podio, peccato avevo preso un sacco d voti. chiedo a chi mi vota o a chi apprezza questa poesia di commentarla... apprezzo molto cmq quanto in alto sono arrivato in classifica. ciao a tutti e grazie
  • Adriano Di Carlo il 09/06/2006 16:44
    Ciao cryback, questa tua poesia è tra le tue che ho letto una di quelle che mi è piaciuta di più. ha sfumature in cui ci si perde, questo cadere e trascoloraredi una goccia frammento di cielo e di immenso è lo specchio del nostro desiderio di afferrare un attimo di senso, di luce prima che tornino il vuoto e le parole perdano quel momento di perfetto significato. In fondo quell'attimo è anche quello in cui nasce la poesia, nasce dentro prima che diventi parola e quasi si teme che questa trasformazione da sensazione interiore a parola scritta non riesca e ci sfugga
  • Adriano Di Carlo il 09/06/2006 16:44
    Trovo questi vesi come raggi nasosti da un albero ombroso. È necessario scosatre foglie e rami per vederne i delicati colori.
    Complimenti.
  • Adriano Di Carlo il 09/06/2006 16:44
    È una poesia che affascina e colpisce per la capacità di esprimere con immagini molto evocative l'aspirazione alla pura bellezza, al sogno che elevi al di sopra della realtà ben diversa della vita, l'eterno anelito dell'uomo ad una superiore dimensione spirituale sottratta al tempo e alla caducità di ogni cosa.
    Eppure è qualcosa che sfugge, che è breve illuminazione, visione impalpabile:

    "Goccia di sangue blu
    soffio di cielo
    stella che cade.
    ...

    l’iride turchina dell’anima"

    Qualcosa che attraverso le parole, la poesia, si vorrebbe infine afferrare, in un tentativo arduo e apparentemente vano di colmare il silenzio con la luce di una rivelazione che non svanisca e che si avvicini al fulgore del sole nell'azzurro:

    "Prima che il silenzio scolpisca la tua forma
    E il vuoto colmi le mie parole
    le bianche virgole, nuvole vergognose
    che fuggono dal sole,
    luce nel brivido celeste."

    Molto bella questa strofa finale, ma bella l'intera poesia.
    Complimenti davvero, cryback. Ciao!

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