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L'antico verso

Nell'ivi dond'opra mia pulsante nacque,
pel canto di dolo d'alma insana,
et silente, et sorda, mai vi tacque
dell'esser vana, nel divenir soprana
s'erge or amplio; velo d'arconte.

Dal ciel celò l'anfratto et ctonia fonte
chetata pel veto d'ala ch'è ita a meta,
et l'Io ch'or suo desio ha perso
perversa, sol in vestigia d'asceta,
nella speme di riesumar l'antico verso.

 

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6 commenti:

  • Chirio Giocoliere del Verbo il 03/08/2009 12:37
    azz, e chi se lo ricordava?
  • Anonimo il 01/08/2009 22:36
    Ma l'hai scritto tu..."un esperimento scritto oggi al bar mentre bevevo il caffè..."

    ...
    Ancora complimenti
  • Chirio Giocoliere del Verbo il 01/08/2009 20:06
    perchè del caffè? come sai che lo adoro? ero in cerca dell'ispirazione svanita e ho voluto scrivere cos'è per me la Poesia, lo stile riprende il finale che è metafora appunto dell'ispirazione.
  • Anonimo il 01/08/2009 16:02
    nella speme di riesumar l'antico verso...
    Complimenti!! Questo sì che è classicheggiante. Mi piace. I latinismi sono molto efficaci.. se questo è l'effetto del caffè cercherò di farmelo piacere ..
    Ciao ciao
  • Chirio Giocoliere del Verbo il 19/12/2008 21:30
    un esperimento scritto oggi al bar mentre bevevo il caffè, spesso i versi mi nascono nella mente così dal nulla ma per fortuna ho il mio taccuino!

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