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E ancora attendi... (Natale 2008)

Frastornati da spot pubblicitari,
abbagliati da ammiccanti
insegne luminose,
noi, aborti di speranza,
ci aggiriamo
nell'anonimato cittadino.
Ingoiamo acerbi
Frutti di solitudini,
beviamo a fonti inquinate
di egoismo
e delusi trasciniamo
valigie vuote
di fraternità.
Ci scuote improvviso
un fischio acuto:
ripassa il treno
del primo Natale
della storia.
Anche ora,
sei Tu,
o Signore,
che trepido,
speranzoso
attendi ancora
la nostra travagliata
nascita all'amore.

 

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2 commenti:

  • gabriella zafferoni sala il 24/12/2008 22:41
    eppur vero.. la nascita è un atto doverosamente personale, atto d'amore
  • Cinzia Gargiulo il 19/12/2008 23:23
    Bella e profonda, come sempre.
    Un abbraccio...

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