Caravelle di stelle
solcano il mare mio
stanotte
da grecale adesso sospinte,
ancora il porto sicuro
dista
e paura mi rende questo mare
insistente.
Caravelle che svelano il buio
nel fruscio sulla prora
dei sensi,
carezzate dai fiori spumosi
nati e subito amati.
Sulla prua la più tenue luce
lancia il segno
dell’ultima veglia
che ammira la rotta pacifica
in mare espanso,
cantilena questo lento beccare
nel costante amor per la via.
La bonaccia improvvisa richiama
ogni gesto alla propria misura
senza vento adesso la luce
scuote solo bagliore morente.