da qualche parte,
se Ti troverò,
non come creta o plastica
in capanne al neon di tetre chiese,
Ti donerò cuori viaggianti
senza meta,
l’ottone e il ferro operaio
e il silenzioso dolore delle donne
e occhi spauriti
di bambini muti;
non sarò mago di tesori,
Ti porterò
quest’anima smarrita
nell’elettrico blu della malinconia
e l’edera del mio sentire,
da qualche parte,
se T’incontrerò,
non nell’oro o nell’afrore
di giaculatori ceri,
ma semplice uomo
coi tuoi occhi senza pace