E" notte,
una di quelle notti,
in cui il mantello nero dell'oscurità,
ricopre la mia mente, e i miei pensieri.
Le gambe paralizzate,
da panico e paura
rimangono inermi nel grande letto.
Il vuoto immenso,
che giace nel profondo del mio cuore,
riaffiora,
si aggrappa alle pareti dello stomaco,
nutrendosi del mio respiro.
Mani grandi fredde,
stringono forte la mia gola...
ed io mi sento morire.
Improvvisamente sbarro gli occhi,
ed è già giorno.
Forse solo un sogno,
ma le mie mani,
ancora intrise di freddo sudore.