Si staglia nel cielo il pensiero di falce
La morte sopraggiunge alata e beffarda
A noi piace, ne sentiamo il profumo
Muschiato
Ti cerco, da sempre, dove sei?
Perché non vieni a liberare il cuore incatenato
da pensieri, parole, costruzioni fallaci di un
mondo che esplode ancor prima di aver dato alla luce i suoi frutti?
Schiavi, sì, siamo ancora schiavi,
imbalsamati e morti,
dentro le reti arranchiamo, nel tentativo di uscir fuori,
dove lo spazio è infinito, i colori si illuminano,
la vita pulsa.
Chissà se un giorno qualcosa cambierà
le sbarre si piegheranno, lasciando fluire
il sangue
caldo e bruciante.