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La lupa e la tigre

La lupa sa come si morde
Come si stringono ai polsi le corde
Conosce l’attimo in cui può ringhiare
E di passione e dolore ululare

La tigre afferra senza vedere
L’olfatto solo la guida in miniere
Di cavernose pietre preziose
Dove di spine son colme le rose

Due belve fiere, feroci e valenti
Levano insieme acuti lamenti
Del divorarsi pezzo per pezzo
Dentro a quest’estasi che non ha prezzo

 

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9 commenti:

  • ANNA MARIA CONSOLO il 09/01/2009 15:27
    Originale... grazie! Anna
  • michela zanarella il 09/01/2009 15:24
    sai, trovo che la tua poesia abbia qualcosa di affascinante, mi porti in un mondo tutto tuo, sembra quasi che tu scriva delle "parabole" dove c'è nascosta una morale..
  • elena cidda il 09/01/2009 14:00
    Grazie a tutti per i commenti tanto favorevoli a una poesia che non è tra le più digeribili
  • Annamaria Ribuk il 09/01/2009 13:15
    ... bellissima... ne vale la pena, si ne vale la pena!!!!!!!!!... Ann
  • Anonimo il 09/01/2009 11:07
    ... irriverenti...
    (strafalciona cronica chiede scusa)
    n
  • Anonimo il 09/01/2009 11:02
    Di solito sorvolo...
    qui volo in spirale tra le parole e volteggio tra i versi... un volo irregolare, come una danza personale in ascensionale discesa e viceversa, in cerca di correnti irriventi, spazianti ovunque comunque perche' l'amore non si ferma, ma si esprime in assenza di schemi, alla cidda, alla lupa, alla tigre e a ogni energia di cui siamo parte senza confini...
    n
  • Nicola Saracino il 09/01/2009 10:00
    Elena, miscuglio animalesco, ti saluto e ti lascio alla tua estasi che non si trova in bancarella. Nicola
  • andrea giancarli il 09/01/2009 00:27
    mi rivedo in questi versi, mi hai toccato. bella emozione
  • Anonimo il 08/01/2009 23:35
    Splendide metafore di passionale amore o di supremo erotismo?

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