Immerso nei tuoi silenzi
osservo le voci dell’anima
per trovare ristoro
al di là
della macchiata catena
cittadina
solo un riflesso
un grido soffocato
e un pianto smorzato
dove siete richiami
delle possibilità oniriche
sogni di universi plasmati
da un cuore in tumulto?
le onde accarezzano
il tuo torpore
è il senso del tempo
che raccoglie le briciole
sono sempre frammenti
dello stesso cuore
e allora
spingiti al centro delle onde
e vedrai gli attimi d’infinito
specchiarsi nella notte dell’incanto
amica
prendi la mia mano
ascolta
la nenia che ammalia
e avventuriamoci
nei sospiri del mare,
si può sempre sorridere
proprio quando la luce sembra spenta
e piangere lacrime d’illusione. s