Osservavo,
le asimmetrie del tuo corpo
mutare sott’al peso
d’egoismo e vanagloria
soppiantate dall’ebbrezza
di simmetriche plasticità.
Sopportavo,
l’alienante discernimento
nel pretender d’accostare
la tua intelligenza
tra apparenti sinuosità
d’artefatte membra.
Avvinto
dai fremiti passionali,
saggiavo circospetto
lembi ricomposti
d’umana essenza
e materia inanimata…
Non ti riconosco
Donna!!!
Ti ho amata per com’eri
e come saresti stata.