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Ricordi

Come l'acqua che asciuga il vetro grondande di quella finestra,
un fiume di lava raffredda le terre glaciali dei miei ricordi
e sfuma di una tinta nostalgica i loro vecchi visi aggrovigliati.

Gridate! Oggi è già domani, e l'indomani non è che l'oggi;

ubbidienti spiriti che si contorcono e, come fili di marionette,
s'intricano, cani che escono dalle fiamme e ringhiano, ululano
finchè la Luna ruba i loro latrati e, muti, li abbandona al pianto.

Crollano le stelle di filo spinato, la piovra d'ieri rapisce ogni scheggia;
un vapore acre mi avvolge, un soffio si leva leggero
e la finestra - prima porpora, ora argento - riflette il mio scheletro immobile.

La notte! Solo un orologio malconcio mi culla col suo ticchettare;

il mio respiro s'acquieta e ride in faccia al passato.
Poi un immenso straccio lugubre, cieco di ogni luce.
E cerco disperatemente i miei fantasmi.

 

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3 commenti:

  • Antonio Pani il 27/03/2009 18:50
    Mi è piaciuta, brava. Belle alcune immagini, unite a un "raccontare" che cattura. Ci sono, se posso, dei margini per un affinamento e una migliore sistemazione del testo.
    Bella. A rileggersi, ciao.
  • Anonimo il 25/03/2009 16:41
    I ricordi: sono essi che generano la coscienza, mentre noi, poveri ingenui, crediamo che è la nostra coscienza a ricordarci di loro... Molto bella. Brava.
  • aleks nightmare il 03/02/2009 13:08
    e' l'eterna lotta che ogni essere umano deve combattere con se stesso, con la propria memoria... molto bella!

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