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La resa

Il lento avanzare del tempo
pian, piano, trasforma la materia
la piega, la deforma, la ricurva,
sotto l’invisibile peso
d’un tragico equilibrio.
La fantasia è fuggita via
denunciata, inseguita,
maltrattata, neanche fosse
una sgualdrina.
Al suo posto, la chimica
s’è piazzata: poche gocce
e ritorna l’antica voglia
di vivere, o di sorridere.
Catturo i tuoi pensieri
nel movimento verticale
delle tue mandibole
che una volta
trituravano vita
ora, mediano la resa.

 

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0 recensioni:

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16 commenti:

  • elio roberto rinaldi il 27/10/2009 20:16
    ok
  • Maria Carla Boccacci il 05/03/2009 17:38
    Capisco e condivido il tuo pensiero. Un abbraccio. Bellissima poesia, oltre che bellissimo contenuto e tema difficile da proporre.
  • Fabio Mancini il 21/01/2009 07:19
    Talvolta agli altri serve un piccolo incoraggiamento, una mossa, per poi decidersi. Spero che anche per mia sorella sarà così. Fondamentalmente lei vive un rifiuto che però la allontana dal vedere le cose come sono e dal prendere le decisioni più opportune. Il Signore prima o poi, toccherà anche lei. Dici che ho detto delle cose che toccano la mia sfera privata. Hai ragione. Ma ciascuno porta con sè il proprio carico e non ne fa mistero agli altri. La scrittura è condivisione. Ti faccio qualche nome: Alda Merini, David Grosman. Un abbraccio, Fabio.
  • Donato Delfin8 il 21/01/2009 00:47
    Condivido con Cinzia. Mi dispiace, in bocca al lupo. Ciao a presto
  • Cinzia Gargiulo il 21/01/2009 00:27
    Fabio hai detto qualcosa del tuo privato che non eri tenuto a dire, grazie.
    Mi auguro che tua sorella comprenda presto che non c'è nulla di male a farsi aiutare da una badante per accudire dei genitori anziani. Fare tutto da soli è molto difficile... In bocca al lupo.
    Un abbraccio...
  • Fabio Mancini il 20/01/2009 23:10
    La mia fantasia, la mia volontà sono associate per combattere la malattia di mio padre che è fisiologica all'età che ha. Cerco di stimolarlo in mille modi, di renderlo partecipe alla mia vita, alle mie scelte, alle mie aspettative. Con lui cucino, scegliamo assieme i vini, voglio che sia mio complice. Voglio restituirgli il gusto della vita. La sua resa, non è la mia. Per sei settimane farò il turno pomeridiano, così la mattina potrò dedicarmi a lui e a mia madre, in attesa che la gallina scema (mia sorella) si convinca che per due genitori ottantenni serve una badante. Mia sorella lavora con turnazione fissa antimeridiana, per questo motivo ho chisto al mio datore di lavoro la turnazione pomeridiana. Sei una persona prudente e delicata, Cinzia. Ti apprezzo per come sei. Ciao, Fabio.
  • Cinzia Gargiulo il 20/01/2009 07:13
    Difficile commentare questa poesia per me dopo quello che ho letto nei commenti che mi hanno preceduto.
    Posso solo dire che l'avevo già letta qualche giorno fa Fabio e il riferimento a tuo padre non lo avevo colto, ma cercavo di capire il senso della categoria introspettiva.
    È ben scritta ma il messaggio è chiaro solo ora che lo hai spiegato perciò poteva dare spazio a qualsiasi interpretazione.
    Un abbraccio...
  • Donato Delfin8 il 19/01/2009 18:07
    Fabio nn sapere la parola sarcasmo... per uno ke come me cerca sempre di essere ironico su ogni cosa... tra un po' postero' una poesia ke ti fara' capire cosa significa x me "amara ironia.. pungente" parla della trombosi.
    Se ti va bene lasciamo le polemiche.. l'importante per me e' chiarisi sempre
    e cercare di non avere pregiudizi nei confronti di nessuno.
    Preferisco milioni di volte come sei ora.. te stesso.. anche se ci dovra' chiarire per altri fraintendimenti... x me non importa!!! sai la diplomazia forzata e lo scherzare non sentito o non naturale a volte puo' sembrare ipocrisia... e sinceramente meglio essere impulsivi e dire in faccia cosa si pensa realmente.
    almeno io la penso cosi' ! spero di rileggerci! grazie a presto
  • Fabio Mancini il 19/01/2009 11:44
    Caro, Donato, questo spazio è uno spazio libero. Puoi scriverci quello che vuoi. Se ti sembra uno splendido sarcasmo, va bene. Se ti sembra una poesia introspettiva sulla vecchiaio, va bene ugualmente. Se dovesse, al limite, sembrarti una dedica, potresti scrivere che ti sembra più una dedica che altro. Puoi scrivere liberamente ciò che ritieni opportuno e scusami di aver dubitato che tu non sapessi cosa significasse la parola "sarcasmo". Riguardo ai fraintendimenti, spesso capitano, non bisogna sentirsi in colpa, sono fisiologici. Sarò più diplomatico e scherzoso. Ciao, Fabio.
  • Donato Delfin8 il 19/01/2009 01:49
    E ancora come al solito usi le parole per offendere e forse sei tu che non sai cosa dici. Peccato!
    Io leggo una poesia introspettiva sulla vecchiaia, gli effetti che produce e cosa e' arrendersi alla vita. Non una dedica o altro. Mi dispiace molto per tuo padre.
    Forse non sai che le poesie che scrivi vengono sentite in modo differente da come tu le pensi e soprattuto a chi ti riferisci se non fai riferimento nei versi. Non sono
    Mandrake che leggo nei tuoi pensieri.
    Mi dispiace per il fraintendimento. Grazie a presto
  • Fabio Mancini il 19/01/2009 00:38
    Sto parlando di mio padre che ha 81 anni, spesso sviene e ingerisce quotidianamente gli antidepressivi. Pensi che la mia composizione sia sarcastica nei suoi confronti, o sei tu che non sai quello che dici?
  • Donato Delfin8 il 18/01/2009 23:54
    Splendido sarcasmo. Bella come sempre. Grazie a presto
  • Fabio Mancini il 18/01/2009 23:37
    Grazie, Bruno. Sempre gentile. Fabio.
  • Fabio Mancini il 18/01/2009 23:36
    Cara, Lucia, tu non invecchierai mai. Il segreto della tua enerna giovinezza si chiama Montale e la luce inestinguibile dei tuoi occhi. Ciao, Fabio.
  • Anonimo il 18/01/2009 23:05
    Bravo, Fabio come al solito.
  • Anonimo il 18/01/2009 21:41
    senti... già io ho una paura terribile di invecchiare... poi... ti ci metti pure tu!!!
    ma ti prego!
    Fabiaccio!

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