Riconoscere la targa
accendere il motore
graffiare il ghiaccio
dal vetro posteriore
Arrivare nella piazza
cercare un posto tra i parcheggi
non trovarlo girare a sinistra
fermarsi nei paraggi
Cercare il biglietto
non perdere l’ombrello
scendere le scale
ai gradini stare attenti
prendere il metrò
nel buio
tra scuri sguardi indifferenti
Risalire poi...
e...
” e là c’è un fiore, una bacca che sai... ”
perchè fiore può esser quella vivente
rosa di Candoglia
venuta da cielo in terra
accarezzata dalla luce timida dell’inverno
dopo esser stata
adamantino sogno d’orafi antichi
ma Milano non sa, la sua vita è diversa,
una morte di corsa, una vita ammalata
una speranza dispersa.