Svendo la felicità
Brucio anima e corpo
In un cumulo di cenere
Mi mescolo al fango,
L’estasi di un solo secondo
Fugge a milioni di anni luce
Lontano, sempre più lontano
Senza ritorno.
Sopravvivo al male quotidiano
Respiro nubi nere
Sfioro la vita
Mi confondo nelle mie illusioni,
eccomi in un balzo sfiorare le stelle
e di nuovo precipitare nel vuoto,
e dalla tana dell’infamia l’urlo
di pianto di chi cerca di perdonarsi
e di farsi perdonare..
e allora mi rassegno qui all’ombra dell’indifferenza
in attesa di rinascere fenice.