A volte
di primo mattino
mi affaccio al balcone
La città
è ancora lì
Presa
persa
nei miei occhi
in nebbie d’irrealtà
Vorrei vedere una giungla
in uno squarcio metropolitano
d’infinito mare
dalle finestre vicine
penzolano in triste gioia
frammenti di fiori
superstiti
amati con cura
da amanti
Mentre in strada
un fiume di traffico
porta via la gente
verso frenetici lavori
Nella luce della notte
fra le sue luci
è più facile sognare
Mi guardo
ho l’aspetto
d’una giungla
ondeggiante
Sorrido e rido
di me stesso
sto perdendo i denti!!!!