Una sera
nell’ultimo di maggio
col giro d’orizzonte alto
prima di mandare un bacio
a quelle nubi e al cielo
mi sono visto solo
stretto alle tue braccia.
Si apre la porta
della devozione
mentre tenera
ubbidisce
la memoria.
Scopro all’improvviso
che non ho più bisogno
di mentire.
E lascio il mio corpo
riposare sopra l’erba.
Una sera di fine maggio, il cielo e le sue nubi, la memoria...!
Delicatamente parla l'anima, mentre il corpo riposa sull'erba...!
Piacevole leggerti, come sempre!