Poesie apoetiche
prive d’apoteosi
armonie
distrutte
rase al suolo
da muri radenti
in cedenti
docenti
controsensi
in versi
orizzontali
nullafacenti
dove nessuno ti insegna
a vivere la bellezza del tuo crescere
in vita verticale
senza nessuna qualità d’essere
null’armoniche
in altitudine quantità
prive di spirito in beatitudine
così vicine alla realtà della vita
da farti piangere o ridere sguaiatamente
nelle tue ultime pagatissime lacrime
nel lucido squallore ordinato
in una farmacia
di passaggio
Tristi paesaggi
Un profumo asettico
quasi di morte
per soffocazione
Antibiotica
profanato
curato
malato
In verità
non nato
Un disagio
sfiorante il cielo
nell’attico
Incongruo didattico
d’un Pterodattilo
dal dito alato
in tutti i suoi incubi floreali
estenuanti meccanici mostruosi stritolanti girasoli divoranti