username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

“Grigio” sfamare

Quando il dolore
Tocca il foglio
Ha già divorato le sue pietanze
Preferite
E scivola
Nella sensazione leggera
Della carezza morbida del silenzio

Ora
Che occhi “grigi”
Affrontano i miei
In un spazio,
Imbarazzante bacino di colori,
Dove le foglie vengono sezionate
Da raggi impensabili e cavi elettrici,
Dove leggi
Dall’opinione inversa
Coronano incubi e fenditure,
Chiedo perdono
Al mio esistere,
Chiedo pietà
Alla mia ira,
Chiedo sostegno
Alle mie gambe
Che mi condurranno a breve
Tra le fortune dei miei patiboli


Imperverso,
Con la matita arranco,
Con l’ultima goccia macchio
Non avendo suoni da donare,
Ma solo occhi d’oceano
Nel “grigio”
Sfamare….

 

1
4 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

4 commenti:

  • Anonimo il 13/02/2009 04:50
    Molto bella, intensa, ma anche molto personale, credo, e per questo la posso solo 'contemplare' come un'opera d'arte.
    Un saluto
    Contessa Lara
  • Dolce Sorriso il 12/02/2009 14:24
    il mio sentore tu sai... sono i brividi,
    indicatori di emozioni e sentimenti,
    l'unico modo di liberare la rabbia è urlarla...
    fallo io ti ascolto
    ti abbraccio
    Anna
  • Anonimo il 12/02/2009 12:34
    ciao laura.. Occhi d'oceano, molto bella Raju
  • Anonimo il 12/02/2009 12:23
    È bellissima... originale, malinconica... splendida sintesi del dolore... bravissima

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0