Ti sposerò oh morte
nelle tue gelide membra
ridando calore
al tuo corpo
vita
liberandoci
dalla schiavitù di un mesto anello coercitivo al dito
Sei la più bella mummia d’Egitto
che io abbia mai visto
Per te io scrivo
nel mio sarcofago di giorni e notti
Fitto fitto
radicando le mie emozioni nel profondo
parlandoti in criptiche parole d’Amore
dal loculo cavo del mio innocente Cuore
gridando ingenuamente ti amo nella tua scheletrica taglia vita
nel eco vuoto dei miei occhi in orbite bianche
risuona il tuo nome
la non nata immortale
la mai esistita
illusione
dell’anima mia
Tu falciante l’Alba bianca in rossi sensuali tramonti corporei