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Matrimonio per un patrimonio di vita

Ti sposerò oh morte
nelle tue gelide membra
ridando calore

al tuo corpo
vita

liberandoci
dalla schiavitù di un mesto anello coercitivo al dito

Sei la più bella mummia d’Egitto
che io abbia mai visto

Per te io scrivo
nel mio sarcofago di giorni e notti

Fitto fitto
radicando le mie emozioni nel profondo

parlandoti in criptiche parole d’Amore
dal loculo cavo del mio innocente Cuore

gridando ingenuamente ti amo nella tua scheletrica taglia vita

nel eco vuoto dei miei occhi in orbite bianche

risuona il tuo nome

la non nata immortale

la mai esistita
illusione
dell’anima mia


Tu falciante l’Alba bianca in rossi sensuali tramonti corporei

 

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6 commenti:

  • Anna G. Mormina il 13/02/2009 15:45
    ... come si può dare calore alla morte, essa, così gelida, ha l'amaro compito di toglierci la vita terrena...
    ... ma proviamo a chiederle, di aiutarci a far morire in noi, tutti i sentimenti negativi del nostro "essere": odio, egoismo, indifferenza...
    ... le nostre anime ne avrebbero un gran beneficio...
    ... la morte non è sinonimo di FINE, ma di RINASCITA!
    Bellissima!... grazie Vincenzo!... ti abbraccio!
  • Anonimo il 13/02/2009 14:47
    .. solo semplicemente '' geniale''
    Aurora
  • Anonimo il 13/02/2009 12:10
    Incredile, unica, originale... come te! Un bisou
  • Anonimo il 13/02/2009 09:48
    Vincenzo... o sei matto... o splendidamente geniale...
    La seconda che ho detto.
  • Anonimo il 13/02/2009 09:21
    Stupenda Capitano!!!
    Un abbraccio.
    nel
  • Anonimo il 13/02/2009 09:01
    Contessa Lara

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