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un istoria triste

Un giorno un uomo
vendette le sue cose
per guadagnarsi un posto.
Mise nella valigia
i suoi vecchi stracci,
le scarpe migliori,
e le foto di famiglia.
Chiuse attentamente il suo bagaglio,
e si congedò dai suoi
facendo promesse
ed evocando date.
Lasciò la sua terra,
lasciò la sua storia,
lasciò il suo cuore,
e non tornò lo sguardo indietro
temendo che il coraggio l’abbandonasse.

Più in là della frontiera
c’era l’ignoto,
un luogo, un ideale,
un’altra lingua,
con altra gente …
Mille sogni,
e mille storie fantastiche
che un giorno qualcuno
fece ostentare
tralasciando i dettagli.
Sebbene non perse la sua dignità
ebbe duro constatare
quale realtà uno straniero
deve pagare …
"Il mondo da queste parti
corre velocemente,
non ti conosce,
e non dona sorrisi"
scrisse in una lettera …

Speranzoso desiderava
il giorno del rincontro.
S’immaginava insieme ai suoi,
attorno al suo tavolo,
sotto il suo tetto povero
e con la finestra guardando i monti.

Però si fermò l’orologio.
“Due mesi, due settimane”,
non lo sappiamo signore …
la informeremo.
E i suoi sogni, allora
ebbero scadenza
lontano da casa sua
il giorno che ci lasciò.

 

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0 recensioni:

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13 commenti:

  • Alèd il 02/12/2011 14:28
    Una storia, tante storie, sempre la stessa tristissima storia che tanti emigrati conoscono Alèd
  • Carina Defilipe il 19/10/2010 21:03
    Grazie del commento, l'ultima frase in realtà per essere ben capita sarebbe, ... il giorno che morì...
    E allora si capisce per che era "una istoria triste"...
    Grazie ancora Carina!
  • Anonimo il 19/10/2010 00:17
    molto bella anche se sembra più una prosa... lettura però molto apprezzata
  • Sergio Fravolini il 18/09/2010 07:36
    È decisamente una triste storia.

    Sergio
  • Salvatore Mercogliano il 15/02/2010 12:54
    Molto bella! Ho capito che il protagonista della poesia ha emigrato ma rivedendo i commenti, la mia comprensione si è risultata errata!
  • Carina Defilipe il 17/02/2009 12:11
    Grazie ancora Nicola...!
  • Nicola Saracino il 17/02/2009 09:20
    Credo che tu sia riuscita a "far capire" quello che volevi ed anche a squarciare altri veli con il tuo finale aguzzo. N
  • Carina Defilipe il 15/02/2009 23:11
    Nicola, sai che dopo aver riletto più di una volta il mio breve racconto, mi è venuto il dubbio se fosse riuscita a far capire la tragica fine di questo uomo, (che era un nostro conoscente di famiglia). Infatti mori di un tumore fulminante in poco tempo. E io volevo far capire la tristezza..., l'affanno della sua vita lontano dei suoi...
    E allora per forza il finale e aguzzo.
    Grazie del tuo commento...
  • Nicola Saracino il 15/02/2009 11:12
    Sì i sogni hanno scadenza... ma solo quelli, non le verità. Finale aguzzo per un racconto tondeggiante. N
  • Carina Defilipe il 14/02/2009 15:17
    Grazie Vincenzo, come solito sei sempre generoso...
    I tuoi commenti mi onorano sempre...
  • Carina Defilipe il 14/02/2009 15:15
    La mia pubblicazione la devo a Donato, e questo merita di essere detto, giacche senza il suo intervento non la avrei potuto pubblicare...
    Grazie ancora carissimo...
  • Vincenzo Capitanucci il 14/02/2009 15:08
    Una rapida scadenza... causa indifferenza... ed è il minimo...

    Bellissima... Carina...
  • Donato Delfin8 il 14/02/2009 15:06
    Molto bella e profonda! Brava. Grazie a presto

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